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Visualizzazione dei post da febbraio, 2008

...Madrid...

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...le difficoltà che uniscono le emozioni del condividere la vita per 5 giorni le risate in quantità la voglia di vedere, sapere, capire le architetture di una città incantevole disegnare su un marciapiede ascoltando musica sentire la tua mancanza e desiderare di abbracciarti e per te fotografare l'alba e il tramonto la meravigliosa arte di Picasso la sangria l'imponenza di una cattedrale il primo viaggio in aereo le ginocchia che fanno male ma di camminare non hai voglia di smettere un diario per custodire i pensieri di un viaggio il sonno la mattina e le sveglie che non suonano e infine la gioia di tornare a questa ordinaria vita custodendo sempre negli occhi un pezzo di cielo madrileno.

Before leaving...

Custodirò le risa e l'allegria di questi giorni sulle mie labbra, ti porterò un cielo madrileno negli occhi, lascerò depositare nel mio cuore la bellezza di un quadro e te la mostrerò al mio ritorno... ...racchiuderò nelle mani un frammento di alba e te la donerò in una carezza... ...ti lascio con queste parole il mio saluto prima di partire per Madrid, città che mi ispira peraltro moltissimo e che mi apre davanti prospettive artistiche e paesaggistiche non indifferenti...:-) ...sarebbe certamente stupendo se ci fossi anche tu... ...(ricorda che un posto in valigia ce l'ho sempre!)... ...ma sarà comunque bello tornare poi qui e stringerti forte a me... come direbbe una canzone: "e ascolterò i tuoi passi e ad ogni passo starò meglio..."

è poi solo una questione di musica...

"Plasson morì sereno, in quieta solitudine e con l'anima in pace. Pochi minuti prima di spirare, pronunciò la seguente frase: Non è una questione di colori, è una questione di musica, capite? Ci ho messo tanto tempo ma adesso (stop). Era un uomo generoso e sicuramente dotato di enorme talento artistico. Era amico mio. E io gli volevo bene, Adesso riposa per suo esplicito desiderio, nel cimitero di Quartel. La lapide, sulla sua tomba, è in semplice pietra. Completamente bianca." Come il pittore Plasson mi trovo a cercare il centro nevralgico di tutto nella musica, nell'armonia che domina le cose e il mondo e ogni volta meravigliosa è la soddisfazione di percepire dentro l'animo una nota che limpida si staglia sopra al silenzio quando un sorriso, una gentilezza, una risata mi colpiscono. Oggi qui suona una felice sinfonia, lenta e tranquilla, dolce e solare, fatta di persone e di esperienze, di momenti e di luoghi che la mia strada ha incrociato. ...e una di que...

vanità mattutine

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Meraviglioso è qunando al mattino la luce del giorno dischiude le tenebre della notte, come una conchiglia di rara bellezza che riveli la sua perla e la esponga allo scintillio del sole nuovo cosicchè un frammento della sua ammaliante brillantezza si depositi negli occhi di coloro che al risveglio la contemplano. (Rumore silenzioso di rugiada che dolce si posa. Ed è bellissimo)

finestra sul passato

Nella vastità dell'universo, ho trovato un frammento di te, una particella della tua anima ancora è viva, un segmento infinitesimale che nel silenzio di questa terra ora mi parla. Un quadro prodotto dalle tue mani, riemerso dal nulla: meravigliosa appendice di un passato che a stento la mia mente riesce a far rivivere. Linee che profilano lo sguardo, ombreggiature che celano il sentimento di un volto che mille cose esprime nello stesso istante. Occhi sfuggenti, sotteso dinamismo, infinito mutamento. Tutto questo nel profondo della tua anima è spesso rimasto nascosto: una bellezza che detestava i confini ed esplorava la vastità del mondo nel silenzio di se stessa, una sensibilità sofferta, ma a modo suo dolcissimamente struggente, una saggezza che all'improvviso appariva a spiazzarti, una tenerezza lieve come quei morbidi tratti di matita. Grazie, papà.