Mosaico
“La sconcertante scoperta di quanto sia silenzioso il destino quando, d’un tratto, esplode.” Baricco Alessandro In una stanza intonacata di un bianco candido, la parete più lunga ospita un enorme mosaico multicolore, oceanica distesa di minuscole tesserine che scintillano alla luce del piccolo occhio di bue collocato al centro, al di sopra dell’opera. I colori descrivono sagome articolate e inesistenti, però magiche nella loro improbabile complessità, nella quale esse impudentemente sfidano le leggi della fisica, sovrapponendo spessori, sfondando piani spaziali. Un tutto fatto di niente, che porta con sé un senso di totale annientamento. Un paradosso di vetro e acrilico. E nel frattempo arriva lei e piano piano si avvicina. Cammina a passi regolari e con movenze estremamente pacate, ma mai velate da goffaggine o timidezza. Avanza risoluta, come intenzionata ad eseguire un preciso incarico. Nella mano destra, semiaperta, si scorge un piccolo frammento di vetro di una tinta cangiante e p...